Più di cinquant'anni fa Walther Schaumann ebbe l'idea di ripristinare i sentieri in rovina che nella Grande Guerra conducevano al fronte, per trasformarli in Vie della Pace. Da questa idea é nata nel 1973 l' associazione degli "Amici delle Dolomiti" che con rinnovato spirito di amicizia e solidarietà ripercorrono i luoghi che un tempo videro le proprie nazioni dividersi e fronteggiarsi, per trasformare le testimonianze della Grande Guerra in un monito contro la guerra.
Nel 1987 la Provincia Autonoma di Trento, ricalcando le finalità degli amici delle Dolomiti ha predisposto e realizzato il Sentiero della Pace che inizia sullo Stelvio e termina sulla Marmolada ripercorrendo il fronte Trentino.
Da questo coacervo di iniziative é nato il "Sentiero della Pace nell' Altopiano dei Sette Comuni" che attraversa zone tra loro molto diverse per altitudine e tipo di paesaggio: dai 2.000 metri di Monte Ortigara fino ad arrivare ai 1.000 metri del centro abitato di Asiago.
Il percorso inizia là dove termina quello trentino attraverso due tracciati:
- uno, scendendo dalle pendici dei monti Costesin e Basson, passa per le malghe Camporosà , Posellaro e Casara Trugole ed ha il suo punto d' arrivo nel forte Campolongo situato nell'estremità occidentale dell' altopiano;
- l' altro dai pascoli di cima Vezzena al Sacrario militare di Asiago ripercorrendo, in parte, il fronte dal giugno 1916 al novembre 1917 toccando la zona sacra dell' Ortigara, il Museo all' Aperto di Monte Zebio, il Forte Interrotto.
Da queste due vie mi sono permesso di creare un'unica traccia che parte e ritorna al sacrario di Asiago.
Dal forte Campolongo di Rotzo ho pensato il rientro al capoluogo altopianese passando dal paese di Roana, dalla Valdassa e dalla strada della vecchia ferrovia in modo da non calpestare asfalto fino quasi alla fine del giro.
Percorso di grande interesse storico (un vero museo all'aperto della prima guerra mondiale) e paesaggistico che si snoda quasi interamente su mulattiere e strade militari o forestali rendendolo veloce e corribile. Pur non salendo sulle cime delle montagne (eccezion fatta per la colonna dell'Ortigara) offre panorami molto ampi sulla zona alta dell'Altopiano e porta a percorrerla quasi per intero.
Si consiglia la percorrenza da giugno a novembre (causa possibile innevamento in quota) e ovviamente si può percorrere in entrambi i sensi.
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