FKT: Martino Salvaro - Cammino San Vili Alto & Basso (Italy) - 2025-05-11

Athletes
Route variation
Cammino basso
Multi-sport
No
Para athlete
No
Gender category
Male
Style
Supported
Start date
Finish date
Total time
11h 59m 14s
Report

La voglia di percorrere il sentiero di San Vili è nata dal fatto che mi sembrava bello riannodare e tenere in qualche modo uniti luoghi nei quali ho passato parte della mia vita. Trento, la città in cui vivo e lavoro e la val Rendena, terra di origine dei miei nonni materni nella quale ho passato tanti periodi felici in estate e che frequento spesso per la mia passione per la montagna. Tre anni fa avevo partecipato come crew all’FKT degli amici Roberto, Filippo e Michele organizzando qualche ristoro nella loro cavalcata da Campiglio a Trento sul San Vili alto.

Ho optato per la traccia del San Vili basso vista la grande copertura vegetale su alcuni punti del percorso alto (e conseguente presenza di zecche), in particolare prima e dopo Ranzo/Margone. Indeciso fino all’ultimo vedo che le previsioni per la domenica 11 maggio sono piuttosto favorevoli con temperatura non troppo alta e basso rischio di pioggia, decido che è giunto il momento di provarci.

Parto dalla chiesa di Sant’Antonio a Madonna di Campiglio alle 5:55 dell’11 maggio 2025 in una mattinata fredda (due gradi!). La prima parte del percorso scorre veloce, per lo più in discesa, con l’occhio e l’orecchio pronti a percepire presenze pericolose… Si passa da Carisolo risalendo alla chiesa di Santo Stefano per poi scendere sulla ciclabile della Sarca. Nel tratto tra Pinzolo e Preore mantengo un ritmo “da strada” favorito dalla temperatura ancora fresca, senza tuttavia esagerare visto quello che mi aspetterà in seguito. Da Preore la prima salita verso il borgo di Irone è ripida, ma con bellissimi scorci sulla valle. Scendo da Irone e dopo 3km di asfalto arrivo a Stenico dove Daniele mi aspetta per un ristoro a circa metà del percorso complessivo. Mangio qualcosa di solido, faccio il carico di acqua/integratori per arrivare a Trento e soprattutto faccio due chiacchiere per sentir meno la fatica.

Riparto in direzione di San Lorenzo in Banale per poi aggirare la gola del Limarò prima di risalire verso Ranzo. Il percorso passa per borghi suggestivi e zone rurali poco conosciute, mentre la temperatura sale parecchio. Giungo a Ranzo con fatica e comincio la discesa verso il lago di Toblino passando per il canyon della val Busa. A fine discesa ritrovo Daniele che ha deciso di farmi una sorpresa e mi segue in bici anche nel pezzo più caldo che va dal lago a Ciago salendo per una ripida salita sotto il sole. Alle pendici della Paganella alcune nuvole danno un po’di tregua dal gran caldo e risalgo sopra i laghi di Lamar dai prati di Prada Alta. Dopo una breve discesa faccio sosta ai laghi per bagnarmi e riempire le borracce per i 10km successivi dove non ci saranno punti acqua. Inizio la salita verso il Sorasass e un km dopo i laghi il vociare dei bagnanti è già un ricordo. Non incontrerò più nessuno sul tracciato che passa da bocca Paloni e poi sulla mulattiera del Sorasass. La presenza dell’orso da qualche pensiero, ma tra qualche colpo di fischiettio e la musica del cellulare in poco tempo mi ritrovo alla Poza dei Pini pronto per scendere verso la città di Trento. Il morale è alto sia perché mancano pochi chilometri, sia perché so che a breve incontrerò Marta e Matteo che mi sono venuti incontro dal sentiero che sale dalla frazione di Vela. Tra chiacchiere e caramelle gommose portate da Marta scendiamo per il ripido sentiero giungendo alla fontana di Vela dove ci rinfreschiamo e ripartiamo per l’ultimo pezzo del percorso. Passiamo per lungh’Adige Apuleio ed entriamo in centro città da via Belenzani facendoci spazio tra la folla accorsa per le bancarelle della fiera di Santa Croce. Al portone della chiesa del Duomo di Trento sono felice di vedere anche Mattia, Federico e Silvia che sono venuti per festeggiare tutti insieme questa piccola avventura che non dimenticherò.