La partenza è dal Piazzetto di Gardone Val Trompia con un parcheggio nelle vicinanze dove poter lasciare l’auto.Da qui parte il sentiero CAI 332 in via Guarda. Il fondo è una cementata che sale ripida, per poi incrociare una mulattiera sulla dx che sale alla vicina chiesa di S.Rocco. Questa è una piccola deviazione dal sentiero CAI che ci porta ad una panchina gigante dalla quale si può vedere l’alta Val Tropia e la Valle di Inzino. Circa 500 m dopo, siamo di nuovo sul sentiero CAI originale. Si attraversa un fitto bosco, salendo si percorrono i resti di un antica mulattiera che conduceva alla Palazzina sugli alti prati di Anveno. Dopo circa 40 min in prossimità di un castagneto a quota 775 mt, si arriva in località Anveno.
Un piccolo strappo in salita su una stradina cementata porta ad una seconda cascina la Baita del Caicì. Tenendo la dx si percorre un sentiero che si immette sulla strada che sale dalla Valle di Gardone.
Dopo due tornanti arriva a quota 960 mt in località Passata.
Seguendo le indicazioni proseguiamo si prosegue dritti sulla stradina ripida che porta in località Castellino Da qui si prende un sentiero che passa sulla sinistra di Punta Tesero. Uscendo dal bosco, dopo un tratto in piano arriva in un sentiero ripido e seguendo la cresta, dove sulla sinistra si scorge la traccia della Vertical, proseguiamo sul sentiero 313 che sale dritto e ripido fino ad arrivare in cresta dove si collega con il 3V che giunge dalla Croce di Pezzolo. All’incrocio con il 3V si va a destra e in pochi minuti siamo a Punta Almana.
Da qui in poi sarà sempre sentiero 3V Alto sempre tracciato e riconoscibile dai segni bianco azzurri. Scendiamo da punta Almana verso la Forcella di Sale. Di notte occorre fare attenzione poichè il terreno è molto scosceso.
Dalla Forcella di Sale si percorre la poderale che conduce alla Croce di Marone dove è consigliabile fare rifornimento di acqua nelle fontanelle.
Dalla Croce di Marone si prosegue ancora sulla poderale fino al ristoro la Malpensata, dove saliamo direttamente per il ripido sentiero che porta alla Malga Guglielmo di sotto, dove ci si ricongiunge con la poderale.
Dalla Malga Guglielmo si prosegue ancora sulla poderale e su sentiero verso il Rifugio Almici salendo diretti sulla dorsale Nord Ovest del Guglielmo.
Scendiamo dal versante opposto che si affaccia nuovamente sulla Valtrompia in direzione Stalletti Alti. Da qui teniamo la sinistra e scendiamo verso la poderale che collega Malga Pontogna a Malga Gale. Da qui fino al Dasdana ripercorreremo buona parte della Storica 12 Ore di Scialpinismo che nel 2023 è diventata anche una gara di Trail Running.
Teniamo la destra e scendiamo verso il Colle di San Zeno. In questo punto è consigliabile fare rifornimento di acqua e se si passa in orario in cui il rifugio è aperto anche di cibo poichè non ci sanno altri punti lungo il percorso.
Il 3V diventa un continuo sali e scendi e si toccano molte cime con sentieri segnati ma selvaggi. Molti preferiscono fare la variante bassa.
Colma di Marucolo, Monte Campione, , Monte Muffetto, Monte Crestoso. Da qui optiamo per la variante bassa, passando per le Sette Crocette, che costeggia Monte Colombine e Monte Dasdana.
Raggiungiamo la strada statale 345 che collega Passo del Maniva a Passo Crocedomini aperta solo in estate, mentre in inverno è territorio di scialpinisti.
Teniamo la sinistra. La prima parte, circa un paio di chilometri sono di asfalto, poi si trasforma in strada bianca dissestata.
Sono circa 10 chilometri quelli che conducono all’ultimo bivio dove si incrocia la strada asfaltata che sale dal Gaver. Teniamo la sinistra ed arriviamo al Rifugio Bazena aperto tutto l’anno con giorni ed orari variabili e dov’è possibile lasciare l’auto per rientrare a casa. Nel rifugio è anche possibile pernottare.